top of page
Search
annabellgulssov

La Conquista Del Sud Di Carlo Alianello: Un'Analisi Storica E Politica Dell'Italia Meridionale



Il suo primo libro revisionista, L'Alfiere (1942), fu un'opera controcorrente che mise in discussione il mito risorgimentale, raccontando una storia alternativa a quella "ufficiale", pubblicata durante il ventennio fascista, in cui l'unità d'Italia e le imprese di Giuseppe Garibaldi erano considerati argomenti intoccabili. Secondo alcuni biografi, per questa presa di posizione contro i dettami del fascismo, Alianello rischiò il confino, il quale fu scongiurato dalla caduta del regime.[1] Secondo altri, risulta poco credibile che nel 1942 il regime potesse preoccuparsi di perseguitare un romanziere che non aveva in alcun modo attaccato il potere, considerando anche che erano già state pubblicate opere narrative e saggi di carattere antirisorgimentale.[5] Con l'avvento della Repubblica, lo scrittore pubblicò altre opere d'impronta revisionista come Soldati del Re (1952), L'eredità della priora (1963), considerata da alcuni la più importante della sua bibliografia,[1] e La conquista del Sud (1972).


Due opere letterarie di Alianello sono state trasposte in sceneggiati televisivi trasmessi dalla RAI: L'Alfiere (1956), con Aroldo Tieri, Domenico Modugno, Maria Fiore e L'eredità della priora (1980), con Alida Valli, Evelina Nazzari e Giancarlo Prete. Entrambi sono stati diretti dal regista Anton Giulio Majano ed Alianello partecipò alle sceneggiature e ai soggetti.




La Conquista Del Sud Di Carlo Alianello.pdf



Mentre L'Alfiere e Soldati del Re sono incentrati sugli aspetti militari, il terzo romanzo L'eredità della priora è incentrato maggiormente sugli aspetti politici della sconfitta borbonica e dell'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia. Tema centrale del romanzo è il brigantaggio, attraverso la narrazione dei tentativi di riconquista del Regno da parte dei legittimisti difensori della vecchia dinastia, riconoscendo però in alcuni briganti come Carmine Crocco il motore e il banditore della rivoluzione contadina, piuttosto che della reazione borbonica.[7] Il romanzo si delinea come un atto di accusa nei confronti della guerra contro il brigantaggio che fu condotta con estrema violenza da parte del regio esercito italiano.


L'esperimento letterario narrativo dei tre romanzi storici sarà il terreno su cui Alianello preparerà la sua opera ultima del revisionismo risorgimentale: La conquista del Sud. Il libro descrive l'invasione del Regno delle Due Sicilie attraverso una vasta documentazione, anche inedita, frutto anche di personali ricerche dell'autore, soffermandosi in particolare sulla narrazione di avvenimenti significativi o poco noti.[1] Il racconto inizia con il soggiorno del politico inglese William Gladstone alla corte del re Ferdinando II di Borbone. Gladstone, secondo l'autore, avrebbe scaturito una propaganda diffamatoria nei confronti del reame borbonico, frutto di una cospirazione tra Gran Bretagna e Regno di Sardegna, con l'obiettivo di trarne ricavi economici dall'annessione del Regno delle Due Sicilie al futuro Regno d'Italia.


Dal romanzo emerge un quadro dettagliato dei problemi, dellevicende politicosociali del periodo post-unitario. E se l'ottica con cuie condotta la narrazione e scopertamente cattolica, filoborbonica (Sciascia,1985: 5), e alcune affermazioni sono sicuramente oggi inaccettabili("Questi miseri" sono "spinti a questa vita da un fataleistinto, che invade i bassi strati sociali del nostro paese, favorito dalladolcezza del clima" (p. 26)), altre, attraverso un continuo confrontotra presente e passato, individuano con lucidita le cause della mancanza, frala popolazione meridionale, di un sentimento unitario negli errori politici,nella miopia del governo sabaudo aH'indomani del 1861. Le nuove tassehanno determinate un generale impoverimento, con conseguente diminuzionedella produzione industriale e del commercio. Anche le famiglie piu ricchehanno dovuto ridurre le loro spese, licenziando servitori che, come gli altriindigenti e bisognosi, non possono essere neanche aiutati dalle Congregazionidi Carita, cadute sotto la pressione del fisco, responsable, pure, dellasempre maggiore poverta degli ospedali e dell'aumento dei prezzi divarie merci. A questa consapevolezza dei meccanismi dell'economia realedi una nazione si unisce l'accusa di astrattezza verso le nuove"conquiste" ("terse che un povero padre, quando i suoi figlidigiuni gli domandano pane, potra sfamarli col diritto di riunione e con lalibera stampa?" (p. 29)), quelle, nei confronti dei nuovi governanti, diperseguire vantaggi economici personali ("Gli uomini che oggi cigovernano, essendo quasi tutti parvenus e capaci di tutto, per non perdere laghermita preda, manderebbero a soqquadro noi e l'ltalia" (p. 33))anche ricorrendo a brogli elettorali, di trattare le province meridionalicome terra di conquista, mandandovi luogotenenti, prefetti piemontesi opiemontizzati, e uomini come Farini, Ponza di S. Martino, Cialdini, autori diferoci repressioni sulla popolazione inerme.


2ff7e9595c


0 views0 comments

Recent Posts

See All

Comentários


bottom of page